I Sentinelli, Arci, Medicina Solidale, Casa Comune a altre associazioni hanno manifestato sotto Palazzo Lombardia, sede della giunta regionale guidata da Attilio Fontana, per protestare contro la gestione sanitaria della pandemia. L’iniziativa ha visto i partecipanti portare pentole, fischietti e tamburelli: una “pentolada” per far sentire la propria voce, svegliare le coscienze degli amministratori, e chiedere il commissariamento della Regione. Le ragioni della protesta sono molteplici: il tracciamento fallimentare, fin dal principio, dei tamponi, la mancata istituzione della zona rossa ad Alzano e Nembro durante la prima fase della pandemia, l’amministrazione delle Rsa  fino al flop della campagna vaccinale a cui stiamo assistendo ancora nei primi del 2021. Numerosi gli striscioni e i cartelloni con slogan contro la giunta e il presidente Fontana accusati oltre che della mala gestione della sanità lombarda, di non aver mai ammesso gli errori, di non essersi mai scusati con i cittadini e infine di non essersi ancora dimessi.

Sotto Palazzo Lombardia gli organizzatori hanno accolto con favore la notizia della decisione presa dal generale Figliuolo di affidarsi al sistema delle Poste, pubblico e gratuito, per organizzare la campagna vaccinale; un primo passo nella giusta direzione, ma non abbastanza per guadagnare in toto l’approvazione dei manifestanti. Tra le emergenze e sofferenze rimesse al centro delle proteste con la pentolada ci sono state  la penalizzazione dei giovani studenti, sempre più abbandonati a loro stessi dalle istituzioni,  e degli operatori dello spettacolo.

 “Condivido qualsiasi decisione che vada nel senso di togliere responsabilità a chi non la sa gestire”, ha detto Pierfrancesco Majorino, europarlamentare del PD, che ha partecipato alla manifestazione.

Filippo Ferraiuolo, Marco Fort, Oliviero Protti

Leggi altri articoli