È attivo a Milano dall’1 marzo il servizio di trasporto gratuito a sostegno delle fasce più deboli promosso dalla Fondazione europea Guido Venosta con la collaborazione del Comune e Milano Aiuta, l’iniziativa di Palazzo Marino che ha come obiettivo il coordinamrnto delle iniziative di solidarietà da parte dei soggetti del privato sociale, aziende e terzo settore. Il progetto del “Taxi solidale” inizia così la sua fase sperimentale, che durerà massimo fino a settembre, per cui la fondazione Venosta ha stanziato un budget di un milione di euro. Basterà chiamare Milano Aiuta attraverso lo 020202 messo a disposizione dal Comune di Milano, e i tre radiotaxi milanesi provvederanno a mettere a disposizione un’auto. Il servizio è rivolto ad anziani over 65, persone con disabilità, i volontari attivi di Milano Aiuta e in generale i cittadini in gravi difficoltà socio-economiche, ma si valuterà alla fine del periodo di prova se estenderlo anche ad ulteriori categorie, come ad esempio personale medico e paramedico.

Il trasporto pubblico del capoluogo si è rivelato una delle questioni più spinose da affrontare nella ripresa delle attività dopo la prima ondata: mezzi sovraffollati, impossibilità di mantenere le distanze, un modello di gestione delle ore di punta impossibile da mantenere convivendo con il virus. I mezzi di traporto pubblico non costituiscono un servizio sicuro e affidabile, portando così all’utilizzo eccessivo della macchina per chi può, e difficoltà ben più gravi per le fasce più vulnerabili che non possono permettersi né una macchina, né di rischiare un’eccessiva esposizione a condizioni di rischio. E mentre il Comune cerca una soluzione definitiva, in una parte di Milano si dimostra come una collaborazione solidale sincera e onesta fra pubblico e privato sia un’alternativa possibile.

Filippo Ferraiuolo

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